La Storia

Nato dal sano desiderio di mollare tutto e ricominciare da zero reinventandosi, l’Arighen bar è un progetto imprenditoriale e una scelta di vita che mette al centro e coniuga le passioni di sempre: Musica e Cucina.
Dopo anni di peregrinaggi all’estero per motivi di studio, lavoro o semplicemente per piacere, l’Arighen rappresenta un tributo ai sapori, alla musica e alle atmosfere che più mi hanno segnato. 
La passione per la cucina c’è sempre stata. Dopo qualche titubanza, l’ho approcciata a Firenze durante gli studi di Economia. L’ho coltivata in clandestinità parallelamente alle prime esperienze professionali negli uffici in giro per l’Europa e per gioco durante un lungo viaggio.

 
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E scappatella dopo scappatella si sono consumati fortunatissimi quanto provvidenziali incontri coi giovani grandi chef che mi hanno indicato il cammino. 
A Barcellona, il primo bacio a una ciotola di Ramen fa nascere l’amore per il comfort food asiatico. Mollato tutto per dedicarmi alla cucina a tempo pieno, ho proseguito il mio percorso all’estero per esplorare la dimensione del comfort food internazionale. Poco più di un anno dopo, la decisione di ritornare per aprire un Arighen Bar nella mia Arezzo.
Il primo format è stato l’Arighen Ramen Jazz Bar, dove alla cucina internazionale abbinavamo musica dal vivo. Di quella bella. Poi le difficoltà legate al mercato della musica live ci hanno ridimensionato, ma solo nella metratura.

In un buchino di 26 metri quadrati nel centro storico di Arezzo, ci siamo messi a fare ramen, gyoza, curries, crocchette spagnole, lomiti cileni, baos, e molto altro ancora.

Che risposta, cari aretini. Dopo nemmeno un anno e mezzo ci avete permesso di inaugurare un secondo locale, l’Arighen Gyoza Bar, per ampliare la nostra proposta di gyoza e wonton, baos e noodles artigianali.
Ad oggi è questo lo stato dell’arte. I piedi ben piantati nella realtà aretina ci permettono di guardare lontano. Perché fermi non ci possiamo proprio stare.